Molte volte, alla fine di un concerto, qualche curioso spettatore si è avvicinato per chiedermi cosa fossero tutti quei simboli strani e quelle lettere sul mio spartito e come facessi a suonare senza neanche una nota scritta.

Vediamo subito un esempio e spieghiamo come si sopravvive senza note!

Come vedete da questa immagine qui sopra, l’unica cosa che si trova sul pentagramma, oltre alle indicazioni di tempo, sono una serie di linee oblique e delle lettere e numeri.
Ma di note, neanche l’ombra!

Come è possibile con uno spartito del genere, suonare un brano?

Analizziamo ciò che troviamo scritto, ci potrebbe essere utile: ci sono una serie di lettere con dei numeri.
Quelli sono accordi, scritti con la nomenclatura anglosassone, che ci daranno una guida su cosa suonare.

Una volta deciso lo stile del pezzo (pop, rock, jazz, funk, ecc.) il tempo e la velocità, è possibile con i soli accordi riuscire a creare un accompagnamento quasi estemporaneo, che attinge dalle nostre conoscenze tecniche e teoriche, dai nostri cliché, dal nostro modo di suonare. 


Le linee oblique, dunque, suggeriscono una libertà di accompagnamento - o nel caso ci fosse scritto “Solo”, la possibilità di suonare un assolo improvvisato in un determinato momento - su una base di accordi (struttura armonica) e in un determinato stile musicale.
Nel nostro caso, genere Pop alla velocità di 72 bpm (battiti al minuto).

Infatti, una volta definito il contesto generale, non resta altro da fare al musicista che suonare dando sfogo a tutta la cultura ed esperienza pregressa.

Ovviamente creare un accompagnamento (o assolo) inopportuno e fuori stile rispetto alla richieste del pezzo è questione di poco. È proprio per questo che bisogna studiare molto, acculturarsi ed imparare a suonare quanti più stili è possibile, per riuscire a creare musica in maniera immediata anche con pochissime indicazioni sullo spartito.

Si, anche senza le note!

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