L'INGANNO delle NOTE

Fin da piccoli ci è stato insegnato che le note musicali sono sette ma...

...Scopriamo insieme dove sta l'inghippo!

Chi di voi non sa le note musicali?
Credo nessuno, visto che fin da piccoli ci è stato insegnato che le note musicali sono sette:


Do Re Mi Fa Sol La Si



Ma ora vi dirò una cosa che vi sconvolgerà:
siete stati ingannati!



Più o meno…


No, nessuna teoria del complotto, ma occorre entrare nel dettaglio.


Il nostro sistema musicale occidentale (che si chiama Temperamento Equabile) si basa su un’ottava* suddivisa in 12 parti.


Questo vuol dire che i suoni che vengono utilizzati per la creazione di scale, arpeggi, melodie, insomma, musica, sono 12, non 7.


Certo, i nomi delle note musicali sono sette, ma mancano altri cinque suoni, che si è deciso di chiamare con gli stessi nomi, ma aggiungendo il diesis (#) o il bemolle (b).


In questo modo in realtà le note, anzi meglio, i suoni che noi utilizziamo in musica, sono 12, ed i nomi con l’aggiunta di # e b possono essere 15, tenendo conto che le note possono essere chiamate anche con due nomi diversi a seconda dell’esigenza della teoria musicale, ma non approfondiamo.


Do - Do#/Reb - Re - Re#/Mib - Mi Fa - Fa#/Solb - Sol - Sol#/Lab - La - La#/Sib - Si


Per facilitare la comprensione, ecco l’immagine di una tastiera di pianoforte con tutti i nomi di tutti i suoni/note che vengono utilizzati in musica


Riassumendo: i nomi delle note saranno pure 7, ma i suoni che utilizziamo sono 12, e possono avere 15 nomi!


E come dice Levitin nel suo libro Fatti di Musica: non c’è motivo perché questo sistema debba essere tanto complicato, ma è così.




*In fisica un’ottava comprende tutto quello che c’è tra un suono di una determinata frequenza (ad esempio 440 Hz) ed un altro suono di frequenza doppia o dimezzata (220 Hz, 880 Hz).
In musica, tutto quello che c’è tra una nota con un nome, come Do, e la stessa nota con lo stesso nome ma ad otto nomi di note di distanza, verso l’acuto o verso il grave:
Do Re Mi Fa Sol La Si Do.


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Scritto da Emanuele Ruggiero